Un cigolio

Un cigolio sinistro mi svegliò all’improvviso. Non capivo da dove venisse, così andai da mia mamma e le chiesi se quel rumore veniva dalla sua stanza.
Mia mamma mi rispose: «Sì, cara figliola, quella porta è davvero vecchia. Dovremmo farla aggiustare o comprarne una nuova».
Il giorno dopo quel fastidioso cigolio mi svegliò ancora e continuò per ore. Allora uscii di casa e pensai: «Ah, se quella fastidiosa porta sparisse».
Quando mi voltai, la porta era sparita. Io ero chiusa fuori, mentre mia mamma e mio fratello erano chiusi dentro. Anche le finestre erano bloccate.
Che fare?
Sentii una risata venire da un cespuglio. Mi avvicinai e vidi un mostro. Aveva trenta occhi, tre zampe, quattro braccia.
«Ti è piaciuto il mio scherzetto?»
«Sei stato tu? Cattivo! Rivoglio la mia mamma».
«Devi dire il contrario di quello che hai detto» rispose. Poi sparì una nuvola di fumo.
Provai a dire: «Ah, se quella fastidiosa porta tornasse».
Rimasi un momento a guardare ma la porta non tornò. Intanto il mostro, nascosto chissà dove, rideva.
Provai ancora: «Ah se quella simpatica porta tornasse!».Ma la porta non tornò. Altra risata.
Preoccupata, rimasi a pensare. Forse avevo trovato la soluzione: «Essiraps atrop asoidistaf alleuq es, ha» Si sentì un grande cigolio e la porta ricomparve. Felice corsi ad abbracciare la mamma e mio fratello.

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